Procedimento finalizzato al rilascio di autorizzazioni per scaricare acque reflue domestiche e assimilate in recapito diverso dalla pubblica fognatura.
La modalità di presentazione delle istanze per il rilascio delle autorizzazioni sono illustrate nel documento : "2021.10 - MODALITA' DI PRESENTAZIONE ISTANZE".
Gli scarichi di acque reflue domestiche e assimilate che non recapitano in pubblica fognatura sono autorizzati, con atto formale rilasciato dal Dirigente del Settore Edilizia Privata ed Assetto del Territorio, ai sensi dell’art. 124 del D.Lgs. n. 152 del 03.04.2006 e s.m.i., come individuato dall’art. 4 comma 2 della L.R. n. 20 del 31.05.2006 e disciplinato dal D.P.G.R. 08.09.2008, n. 46/R, a seguito di domanda presentata utilizzando i modelli MOD.1/AMB e MOD.2/AMB, resi disponibili presso il Servizio Ambiente , l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP), lo Sportello Unico Attività produttive (S.U.A.P.) e sul sito Internet del Comune.
L’autorizzazione può riguardare più unità immobiliari e titolari aventi punto di scarico comune.
I soggetti che utilizzano uno scarico in comune sono responsabili in solido.
La titolarità dell’autorizzazione alla scarico fa capo a tutti i soggetti che hanno titolo d’uso ad almeno una delle unita immobiliari che recapitano i propri reflui domestici nello scarico oggetto dell’autorizzazione stessa.
I soggetti che utilizzano uno scarico di acque reflue domestiche e assimilate in recapito diverso dalla pubblica fognatura sono tenuti a conservare copia dell’atto di autorizzazione ed a conoscerne, accettare e rispettare le prescrizioni.
La variazione di titolarità dell’autorizzazione dovrà essere comunicata mediante l’apposito modello MOD.3/AMB dal subentrante.
Il titolare dell’autorizzazione cedente, in caso di vendita, affitto o comodato e tenuto a trasmettere copia dell’autorizzazione al subentrante all’atto della cessione.
Le modalità di presentazione delle istanze non si applicano nel caso di edifici che abbiano le caratteristiche di inagibilità oppure siano disabitati. Il proprietario tramite dichiarazione sostitutiva, dovrà indicare che nessuno è domiciliato nell’edificio in oggetto ed impegnarsi ad adeguare l’impianto di smaltimento delle acque reflue domestiche alla normativa vigente. Il Servizio Ambiente ha facoltà di verificare la veridicità di tale dichiarazione.
Normativa di riferimento:
D. Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., L.R. n. 20/2006 e s.m.i., DPGR n. 46/R del 08.09.2008 e s.m.i.-