Una cava-teatro nel monte Brugiana: l'idea per realizzare un belvedere sospeso tra cielo e marmo

Dettagli della notizia

L'amministrazione presenta un progetto per il recupero e la valorizzazione in una cava dismessa nelle Alpi Apuane

Data:

13 febbraio 2025

Data scadenza:

31 dicembre 2025

Tempo di lettura:

4 min

un particolare dal videorendenring del progetto  - cava teatro Brugiana
un particolare dal videorendenring del progetto - cava teatro Brugiana

Descrizione

L'idea lanciata dal professor Gennaro Di Leo di realizzare nella dismessa Cava-Brugiana sulle Alpi Apuane una sorta di teatro all'aperto dove si incontrano natura, storia, arte  e paesaggio è da  subito piaciuta all'Amministrazione comunale che intende portarla avanti anche grazie alla recente approvazione del Piano attuattivo di bacino che interessa quell’area.

Mercoledì 12 febbraio,  in conferenza stampa a palazzo civico,  il sindaco Francesco Persiani con le assessore Alice Rossetti per la delega alle Cave e Giorgia Garau per la Valorizzazione della montagna, alla presenza del professor Di Leo, ha presentato il videorendering del progetto per trasformare l'ex sito estrattivo in un luogo turistico, un palcoscenico naturale da ammirare, rispettare e far vivere attraverso l'arte, la cultura, la musica.

Cava Teatro Brugiana” non sarà soltanto un teatro, sul modello di quello greco classico – ha dichiarato il sindaco  - ma un belvedere culturale e naturalistico, un luogo d’incontro tra uomo e natura, dove la bellezza dei marmi, i sentieri montani e il panorama mozzafiato si fonderanno in un’esperienza unica, di straordinario fascino per lo spettatore/visitatore. Pensato per rispettare e valorizzare l’ambiente, il progetto si propone di offrire attività culturali e percorsi turistici immersivi tra i segreti della cava e la storia del territorio (dal Castello Malaspina agli altri siti storici massesi), facendo della Cava Brugiana un gioiello di riflessione e contemplazione”.
"L’adattamento di una cava dismessa da usare come palcoscenico naturale  - ha dichiarato il professor Gennaro Di Leo - contribuirebbe all’ulteriore valorizzazione di una delle più emblematiche risorse del territorio e al rilancio di un’immagine diversa del bacino marmifero, ricondotto all’uso che già in antico si faceva di uno spazio naturale antropizzato"

 

Di seguito, per sommi capi, una sintesi del progetto:

Un viaggio nel cuore di Massa
Un grande “leggio” ellittico, concepito come una scultura panoramica, racconterà la storia, la geologia e la biodiversità del luogo. Grazie a dettagli grafici e bassorilievi, i visitatori potranno conoscere le peculiarità di Massa: dalle sue cave al mare, passando per la sua flora, la sua fauna  e le sue tradizioni.
Un progetto per pochi ma aperto a tutti
Pensato per eventi di nicchia la “Cava Teatro Brugiana”  sarà una destinazione dedicata a chi cerca un’esperienza autentica e immersiva, un rifugio culturale, raggiungibile a piedi o in fuoristrada, progettato per rispettare la fragile armonia naturale del luogo, dove sarà possibile ammirare il panorama, assistere a uno spettacolo o a un concerto di musica classica, leggere un libro o semplicemente ascoltare il silenzio eloquente della montagna.
Valorizzare le ferite, celebrare la rinascita
Le cave di Massa, con la loro storia millenaria, rappresentano un patrimonio di straordinaria importanza mondiale. Cava Teatro Brugiana non sarà solo un punto di osservazione, ma anche un simbolo di recupero e rigenerazione. Come nelle celebri cave di Jinyun, anche qui il recupero diventerà arte, trasformando un paesaggio segnato dall’uomo in un’opera capace di emozionare e far riflettere.
Un nome che parla di identità
Il nome “Cava Teatro Brugiana” sottolinea il legame profondo con Massa e le sue tradizioni, valorizzando l’unicità del territorio apuano: un luogo destinato a diventare un simbolo della città, capace di attirare turisti da tutta Italia e dal mondo con la sue proposte culturali e il suo contesto paradisiaco.
Cenni storici
La storia della Brugiana affonda le radici agli inizi del Seicento, quando sotto Alberico I furono aperte alcune delle cave più antiche del territorio massese. Attive per secoli, queste cave hanno fornito marmo per il commercio prevalente di lastrame e quadrette. Tra il 1830 e il 1835, famiglie nobili come i Guerra ripresero l’attività estrattiva nelle cave settecentesche di Caldia e Brugiana, contribuendo allo sviluppo economico e culturale del territorio. Nel versante meridionale della Brugiana si trovano numerose cave, molte delle quali ormai coperte dalla vegetazione. Tuttavia, alcune cave come quella “Alta France’”, scelta per questo progetto innovativo, rimasero attive fino agli anni ’80, fornendo marmi pregiati come il “calacatta” e il “paonazzetto”. Questi siti rappresentano l’ultima testimonianza delle tecniche estrattive locali.
Interventi previsti dai Piani Attuativi di Bacino
Il Piano Attuativo per il sito della Brugiana, approvato definitivamente con Delibera n. 134 del 13/11/2023, ha sancito la dismissione di ogni attività di cava, presente e futura.C on l’obiettivo di un recupero sostenibile, tra gli interventi previsti dal piano attuativo rientrano:
1)la messa a dimora di piante nelle aree pianeggianti o a debole acclività, come stabilito dal Parco delle Alpi Apuane;
2) la riqualificazione del sito a fini turistici, ludici e sportivi;
3) il recupero e la valorizzazione degli edifici esistenti nel rispetto delle normative tecniche.
4) la conservazione dei vecchi tagli di cava e delle attrezzature ancora presenti come testimonianza storica;
5) la creazione di spazi espositivi e punti panoramici attrezzati.
Un futuro di sostenibilità
“Cava Teatro Brugiana” non è solo un progetto che rientra all’interno dei possibili interventi del PABE: è un sogno che unisce la bellezza del nostro passato con la visione di un futuro sostenibile, un luogo da visitare, rispettare e custodire.

 

Ultimo aggiornamento

13/02/2025, 11:38

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