Descrizione
Il Comune ha ufficialmente presentato al Ministero della Cultura, nei tempi previsti dal bando, il dossier di candidatura per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028, con il progetto “Massa 2028. La luna e la pietra. Dove Tirreno e Apuane incontrano la storia”.
La candidatura nasce come atto d’amore per il territorio e come progetto di sviluppo sostenibile che mette al centro la cultura quale infrastruttura sociale, capace di generare crescita, inclusione e nuove opportunità.
Il significato del titolo: la luna e la pietra
Massa si racconta attraverso due simboli forti:
La pietra, che nei secoli ha plasmato pievi, castelli, borghi fortificati e le celebri cave apuane;
La luna, segno di creatività, immaginazione, movimento e fertilità.
Radici solide e sguardo alto verso il futuro: è questo il cuore del progetto, che si fonda sulla geografia e sulla storia di un territorio sospeso tra mare e montagne, crocevia di civiltà e punto d’incontro tra Massa, Montignoso, Carrara, la Lunigiana e Luni.
La candidatura non è stata un atto calato dall’alto, ma una straordinaria esperienza di governance condivisa.
Dai workshop di co-progettazione a Villa della Rinchiostra al coinvolgimento di enti, istituzioni, associazioni, imprese e cittadini, il dossier ha raccolto oltre 200 progetti, testimonianza concreta di una comunità viva e desiderosa di contribuire.
Il dossier si articola su due linee fondamentali:
1) I Cantieri: interventi di rigenerazione urbana, paesaggistica e sociale che restituiranno nuovi spazi permanenti alla cultura. Tra questi, l’Auditorium M.AR.TE., la Colonia Ugo Pisa, la Cava-Teatro di Brugiana e il Lungomare delle Arti.
2) I Progetti: un palinsesto diffuso che spazia dal teatro alle arti visive, dalla musica alla letteratura, dalla danza alla ricerca scientifica, con l’obiettivo di stimolare cittadinanza culturale, memoria collettiva e innovazione.
Tre pilastri sostengono questa visione: welfare culturale, C+ESG (cultura intrecciata a sostenibilità e governance) e nuove economie.
Il Teatro Guglielmi, luogo simbolico della città, è stato scelto per la presentazione del dossier. Da qui era partita, la scorsa primavera, la notizia della candidatura condivisa con la Lunigiana e tutto il territorio.
Il 2026 segnerà i 140 anni del teatro, mentre nel 2028 si celebreranno i 300 anni dalla nascita del compositore massese Pietro Alessandro Guglielmi. Con “Guglielmi300” Massa intende costruire un ponte tra la propria identità e il patrimonio musicale italiano ed europeo, con nuove produzioni, prime assolute e collaborazioni internazionali.
La candidatura è stata resa possibile grazie a una rete istituzionale, sociale e culturale di grande solidità.
Il Comitato promotore riunisce, tra gli altri: l’Istituto Valorizzazione Castelli, la Provincia di Massa Carrara, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, la Diocesi di Massa Carrara–Pontremoli, l’Archivio di Stato, la Deputazione di Storia Patria, il Parco delle Apuane, il Touring Club Italiano, la Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, l’Ufficio scolastico territoriale.
Il Comitato scientifico, presieduto dal prof. Umberto Broccoli, figura di spicco nel panorama nazionale, archeologo, autore e conduttore radiotelevisivo, saggista italiano è formato da figure di rilievo della cultura e della ricerca storica e artistica, tra cui Marco Baudinelli, Direttore Accademia delle belle arti, Giuseppe Benelli, storico, filosofo e presidente della Sezione di Pontremoli della deputazione Storia Patria, Fabrizio Federici, Esperto di storia dell’arte , Francesca Nepori, Direttore dell’Archivio di Stato di La spezia e prima di Massa, Patrizia Radicchi, Presidente Deputazione Storia patria Antiche province Modenesi e Giammarco Puntelli, Docente e ricercatore, critico d’arte, giornalista e scrittore.
Il sindaco ha poi indicato quelli che sono gli “ambasciatori contemporanei” che hanno aderito al progetto condividendone le motivazioni: star della musica mondiale come Andrea Bocelli e Zucchero Fornaciari con la figlia Irene; danzatori come Alice Mariani, prima ballerina della Scala, e Alen Bottaini, fondatore della Bavaria Ballet Academy; sportivi campioni del mondo come Gigi Buffon e Francesca Piccini e ancora Fabio Vullo, medaglia olimpica nella pallavolo, Roberto Mussi e Cristiano Zanetti; attori come Gabriele Lavia, che sul palcoscenico del Guglielmi è stato spesso protagonista; giornalisti come Agnese Pini, direttrice del Quotidiano Nazionale; cantanti lirici come il basso Giorgio Giuseppini; scrittori come Marco Vichi; artisti come Vito Tongiani.
E poi le straordinarie collaborazioni con istituzioni culturali italiane di respiro internazionale: il Parco Archeologico di Pompei; la Fondazione Canova Onlus di Possagno di Treviso; il Conservatorio Giacomo Puccini di La Spezia.
La redazione del dossier è stata affidata a BBS Pro, società specializzata nella progettazione culturale.
Il Comune di Massa considera questa candidatura come un’opportunità storica per valorizzare il patrimonio e rafforzare il ruolo della cultura come motore di sviluppo economico, sociale e turistico, in linea con gli obiettivi europei, l’Agenda 2030 dell’ONU e i principi ESG.
La campagna di comunicazione si raccoglie intorno a un motto semplice ma ambizioso: “Vogliamo la luna”. Un invito a guardare insieme a un futuro alto e condiviso, in cui la comunità sia protagonista di un percorso di rinascita