Il Museo Gigi Guadagnucci apre alla grande industria italiana e lo fa attraverso immagini senza tempo scolpite nel marmo dal Maestro apuano.
Occasione di questo incontro speciale è stata l’iniziativa promossa dalla rivista Capital (gruppo Class Editori), leader per l’informazione dell’industria 4.0.
Martedì 11 Ottobre, scorso infatti, il gruppo editoriale Class Editori ha organizzato a Milano un convegno di alto profilo che ha approfondito le tematiche legate alle esportazioni nazionali, dando voce ai protagonisti dell’export del nostro Paese, rappresentati da istituzioni, diplomatici, economisti, imprenditori.
A conclusione della giornata di lavori, una cena di gala tenuta all’hotel Principe di Savoia, ha dato spazio alla premiazione delle 35 aziende che nel periodo 2019/2021 hanno lavorato con maggior successo e che costituiscono i pilastri dell’economia nazionale: tra di esse ricordiamo, ad esempio, Leonardo (settore aerospazio), Gucci (Moda e abbigliamento), Emmi Dessert Italia (Alimentari), Bathsystems (Cucine e bagni), Fincantieri (Information Technology).
Dato il periodo di forti incertezze economiche seguite alla pandemia da Covid 19, il Premio Export Capital 2022, organizzato in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, acquista oggi un’importanza ancor più rilevante ed è motivo di orgoglio che la rivista Class abbia contattato il museo Gigi Guadagnucci per creare degli oggetti unici per i premi speciali destinati ai vincitori.
Gli oggetti in questione sono delle preziose riproduzioni in resina bianca e in scala ridotta di una delle opere più significative della collezione del museo: La Main. L’opera, individuata dall’assessore alla Cultura del Comune Nadia Marnica, dalla direttrice Cinzia Compalati e dei membri del Comitato scientifico del museo (Marco Baudinelli, Ines Berti, Giuseppe Cannilla, Fabiola Manfredi, Fernando Mazzocca), pare ben adatta all’occasione, in quanto rappresenta in maniera astratta una mano, simbolo per eccellenza del lavoro instancabile, ma, al contempo, la sua forma fiammeggiante e dinamica - tipica della produzione di Guadagnucci - suggerisce la passione pulsante necessaria per affrontare le sfide e le incognite del mercato internazionale.
L’opera, datata 1983, parla dunque un linguaggio universale e moderno, diffondendo anche nei settori di maggior spicco dell’economia nazionale il grande vitalismo del linguaggio figurativo del maestro apuano.
Le riproduzioni, realizzate da Red Studio di Pietrasanta con tecniche all’avanguardia non invasive per l’opera, vantano un’estrema fedeltà all’originale e una particolare cura nella resa finale.
Le statuette, consegnate ai legittimi vincitori, sono diventate così protagoniste di una serata d’eccezione.
Fonte: Ufficio stampa