Prosegue a pieno ritmo il programma d’incontri del Sindaco Fabrizio Neri e del Vice Sindaco Stefano Alberti con gli enti, associazioni e movimenti attivi nella nostra Città, per sollecitare e raccogliere contributi, proposte e suggerimenti migliorativi della bozza di Piano strutturale, il cui avvio del procedimento deliberato dalla Giunta risale al dicembre 2006 ed i cui documenti illustrativi e di accompagnamento sono tutti disponibili online, nel sito internet http://www.comune.massa.ms.it/pianostrutturale .
Martedì 2 ottobre scorso è stata la volta del Quartiere n. 1 (Montagna), in un’affollata assemblea serale svoltasi presso la ex Scuola di Canevara e coordinata dal Presidente Marco Zollini. Dopo un’ampia illustrazione a cura di Stefano Alberti dello stato degli atti amministrativi e dei contenuti principali della bozza di Piano strutturale, la discussione – cui hanno preso parte numerosi presenti – si è allargata fino a toccare, come era negli auspici da parte dell’Amministrazione, i temi dello sviluppo delle frazioni montane (anzi “pedecollinari” o “periferiche” di Massa, come è stato notato, proprio a voler segnalare la loro vicinanza, non solo in termini di distanze chilometriche, rispetto al Centro Città). Frazioni che sicuramente denotano una complessità di temi e di problemi irrisolti, dalla salvaguardia idrogeologica alle viabilità di attraversamento e di accesso alla Città, dalla limitata fruibilità di servizi pubblici essenziali come lo scolastico e il trasporto, alla difficoltà per i proprietari interessati di operare ristrutturazioni edilizie a causa di vincoli che appaiono ormai obsoleti. Frazioni che, tuttavia, ha osservato Alberti, appaiono vive e vitali come è testimoniato da uno studio redatto dal CLES di Roma per il quale è del 14% (oltre 600 persone) fra il 2001 e il 2006 l’incremento demografico netto verificatosi all’interno del Quartiere 1.
Sono proprio i temi dello sviluppo - come ha sottolineato il Sindaco nelle sue conclusioni - quelli centrali all’interno di un Piano strutturale che secondo la legislazione urbanistica regionale non si occupa di questioni “spicciole”, seppur importanti, come le destinazioni d’uso dei terreni o la fissazione di regole di fabbricazione, ma si colloca a un livello più ampio, andando a tracciare un percorso condiviso di trasformazione e infrastrutturazione a livello socio-economico e di servizi.
E’ in questo contesto che risulta appropriata una discussione come quella svoltasi martedì sera. L’ approccio costruttivo e collaborativo fra Amministrazione e cittadini ha consentito di porre in evidenza i contenuti da inserire all’interno di documenti programmatici per riportare al centro dell’attenzione le modalità con cui può essere impressa una nuova e positiva spinta alle opportunità di sviluppo sostenibile (produttivo ma in particolar modo occupazionale) per un territorio come quello massese che da troppi anni – l’ultima variante risale al 1980 – ha conosciuto un’espansione e una riorganizzazione degli spazi e dei tempi di vita svincolato da ogni indirizzo meditato e condiviso da parte dei soggetti a ciò istituzionalmente deputati.
Proseguono gli incontri e i dibattiti pubblici tra Amministrazione, cittadini e associazioni sul Piano Strutturale
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