Nel novembre 2007 gli Uffici Tecnici comunali hanno predisposto il progetto preliminare e definitivo per gli interventi di recupero della Villa della Rinchiostra. Il progetto prevede il completamento della prima fase di restauro e risanamento conservativo, il ripristino dei danni sopravvenuti a causa di atti vandalici, un primo lotto di opere per la riqualificazione degli spazi interni con particolare riferimento al piano seminterrato, una serie di opere per la messa in sicurezza che riguardano la realizzazione di sistemi di videosorveglianza, antifurto e idonee chiusure. L'importo complessivo impegnato dall'Amministrazione ammonta ad Euro 500.000,00. A seguito di questa fase di progettazione, in dicembre, è stato effettuato un sopralluogo con la Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara allo scopo di verificare l'idoneità delle opere da realizzare. La Soprintendenza ha individuato una serie di prescrizioni che dovranno essere seguite nella fase di realizzazione degli interventi e contestualmente ha permesso di eseguire solo opere temporanee di messa in sicurezza (recinzioni); l'Amministrazione ha provveduto ad eseguire questi interventi preliminari, che purtroppo non possono garantire la completa salvaguardia dell'immobile da eventuali atti vandalici considerato che esiste la necessità di mantenere aperto al pubblico l'intero complesso di Villa e Parco. All'Arch. Corrado Lattanzi, già progettista e direttore dei lavori dei primi interventi sulla Villa, profondo conoscitore del complesso storico artistico, è stato affidato l’incarico di elaborare la documentazione richiesta dalla Soprintendenza ad integrazione del progetto preliminare/esecutivo così da poter avviare i lavori quanto prima. A fine febbraio l'attività di progettazione sarà completata permettendo di avviare le procedure per l'affidamento dei lavori. La risposta alle prescrizioni della Soprintendenza, oltre ad essere un obbligo normativo trattandosi di interventi su edificio vincolato, renderà anche possibile l'accesso ai finanziamenti del Ministero dei Beni Culturali garantendo un risparmio per le casse comunali. Il progetto previsto garantisce il completamento delle opere esterne, la messa in sicurezza della Villa e prevede il recupero degli spazi del piano seminterrato ed eventualmente del piano terreno, così da poter iniziare ad utilizzare l'immobile in una delle sue parti a più diretto contatto con il Parco, mentre si procede al restauro e al completamento delle opere per gli altri piani dell'edificio. L'Amministrazione ha inoltre provveduto ad inserire nel prossimo Bilancio un ulteriore impegno di spesa, pari ad Euro 500.000,00 per successivi interventi di completamento, acquisto di materiali adatti all'utilizzo degli spazi interni o acquisizione di beni artistici e storico documentari da conservare all'interno della Villa e nel Parco. L'Amministrazione ha anche avviato una riflessione sul futuro del complesso e sulle sue possibilità di utilizzo. L'ipotesi preliminare è che Villa e Parco, mentre vengono recuperati dal punto di vista storico e artistico, non debbano perdere il valore di complesso urbano ad alto valore sociale. Il Parco deve essere restaurato, può essere arricchito con elementi artistici di ogni tipo ma dovrà poter essere fruito liberamente dai cittadini. La grande area verde recintata ha infatti un carattere specialissimo: mostra ancora la somma di interventi che dal ‘600 al ‘900 ne hanno cambiato le funzioni e gli usi. Da una parte si presta dunque a restare un’area a disposizione della cittadinanza e in particolare del Quartiere che la circonda, dall’altra verrà restaurata divenendo una sorta di “museo del giardino” che offre l’irripetibile successione di piantumazioni e opere che lo hanno trasformato da giardino all’italiana, a giardino barocco, a parco romantico, fino alle aree sportive realizzate negli ultimi cinquant’anni. La Villa, mentre potrà assumere funzioni specialistiche, dovrà allo stesso modo mantenere la possibilità di essere visitata o utilizzata dai cittadini. Non un monumento chiuso o un museo con orari di apertura e chiusura, lontano dagli interessi della gente ma un complesso dove la cultura e un ambiente recuperato ai suoi valori storici e artistici divengano motivo di godimento per tutti. L'Amministrazione sta valutando una serie di ipotesi: quella di fare dell'edificio un luogo di conservazione ed esposizione, ma anche di studio di sculture e beni artistici del nostro territorio, ma anche di documenti, collezioni d'arte, raccolte di immagini che possano costituire un complesso didattico ed espositivo in divenire. Sono stati presi contatti e visionate le opere e i materiali di artisti, collezionisti, privati proprietari di materiale documentario per l'acquisizione dei beni che possono costituire il nucleo principale di questa grande raccolta; contestualmente si sta valutando la possibilità di arricchire questo materiale con quello che già si trova in possesso di istituzioni pubbliche e che potrebbe trovare nella Villa una sistemazione più adeguata. L'edificio della Rinchiostra permette di associare funzioni scientifiche, di studio, museali ed espositive, articolando gli spazi tra luoghi dedicati al sapere specialistico e ambienti costantemente aperti alla cittadinanza dove quel sapere possa produrre eventi e garantire una fruizione continua. “L'Amministrazione comunale - conclude il Vicesindaco Alberti rispondendo alle critiche sollevate a rigurado - non è stata assente. Sta lavorando con i tempi tecnici necessari e la naturale prudenza dovuta a un complesso di così grande importanza per raggiungere l'obiettivo di restituire alla cittadinanza un bene di notevole valore storico, artistico e sociale. Nello stesso tempo intendiamo dar corpo a nuove funzioni che possano ulteriormente valorizzare non solo la Villa e il Parco ma anche la cultura e l'arte del nostro territorio”.